Troppo spesso nella vita, i sacrifici e il coraggio non bastano, lottare con onore e determinazione non è sufficiente per vincere, perché oggi la partita della vita si gioca con nuove regole, che quasi mai premiano coloro i quali si sono sempre battuti in maniera onesta. Parole oggi “quasi universali” perché ahimè applicabili a qualsiasi campo, lavorativo, sportivo, sociale….e cosi via. Chi di noi leggendo quanto appena scritto non ha pensato ……” beh si è vero…ormai va cosi”. Il punto è esattamente questo cari amici lettori, non dovrebbe andare cosi…..da piccoli ci hanno insegnato nel credere nel lieto fine, ma ben presto crescendo scopriamo che la realtà è diversa dalle favole.
Tuttavia ci sono ancora dei piccoli “angoli di vita”, piccoli spiragli di luce, che quando “succedono” valgono per mille vittorie, lasciano il segno e ti fanno capire che nello sport come nella vita non importa quanto duri possano essere i sacrifici, non potranno mai essere paragonati alla soddisfazione di raggiungere l’obiettivo…..e quando succede….quando “esplode” la vittoria (quella vera non quella artefatta) il tempo si allunga e poi si ferma di colpo, hai quel sorriso stampato in faccia, non è felicità…. è consapevolezza. Consapevolezza che ci sei riuscito…..proprio tu….proprio quello che a Giugno del 2017 era 4NC e adesso è 3.3.
Quando conobbi Antonio mi meravigliò subito la sua gentilezza, il suo rispetto per l’avversario e mi ricordo di aver pensato: “questo ragazzo mi ricorda il tennis di una volta”, “I famosi gesti bianchi” per dirla alla Clerici, dove la correttezza e il Gentlemen’s agreement la facevano da padroni. Un Tennis che non esiste più e che ha lasciato spazio alla velocità ed alla forza…..a discapito spesso dell’ intelligenza.
Non c’è niente da fare, per vincere in questo sport bisogna essere intelligenti, bisogna avere carattere, bisogna ricordarsi che mai la cieca ambizione o la rabbia potranno superare la capacità di rimanere calmi sotto pressione, concentrati anche se stai perdendo, capaci di vedere la luce anche se ti hanno seppellito vivo. In questo sport non vince chi è più forte…..vince chi è più intelligente e chi sa usare la testa. Se ci pensate bene il tennista è un po’ come quelle vecchie tigri che presentendo la fine raddoppiano di ferocia…..e cadono combattendo, si perché nella mia vita ho visto (e giocato) cosi tante partite di tennis che potevano dirsi concluse e dove invece si è ribaltato il risultato, questo perché quello dall’ altra parte ci ha creduto un attimo in più….ha resistito mentalmente un attimo in più….lo ha desiderato di più.
Metafora eccezionale questa da poter passare nella vita…… da poter insegnare ai nostri figli…..c’è solo una piccola differenza….Quale ?
Non dimenticherò mai quando durante un mio intervento in una scuola superiore chiesi ad una classe che differenza c’era secondo loro tra lo sport e la vita….una mano si alzò ed una ragazza mi rispose che: “Nello sport ci sono delle regole…..nella vita no”. Da allora porto questo “insegnamento” sempre con me cercando di “preparare” i giovani e le giovani tenniste a giocarsi entrambi….la vita e il Tennis.
Antonio Guarino sta crescendo e sta imparando tutto questo, sintomo della sua crescita non è solo la scalata di classifica, non è solo la vittoria del torneo Regionale Giovanile Under 14, non sono le coppe o le medaglie, ma è la crescita come persona, come atleta e come uomo, dentro e fuori dal campo. Facile quando al tuo fianco hai una famiglia che ti sostiene e “fa quadrato” come il papà Carmine, un Maestro….non di Tennis ma di vita, che segue i figli passo dopo passo sia nel campo che fuori. La vittoria di Antonio in questo torneo (avvenuta senza cedere neanche un set) ha imposto la figura di questo “gigante buono” nel panorama tennistico Campano, ed ha regalato una speranza a tutti noi, la speranza che la gentilezza e il rispetto in questo sport “battono ancora” sono e saranno sempre più forti della cieca ambizione, perché hanno dalla loro la certezza di essere nel giusto e di perseverare….e proprio per questo resistono.
Ma questa vittoria è diversa dalle altre, ha un sapore più dolce, perché è stato un obiettivo raggiunto “giocando secondo quelle regole che la vita non ha” una conferma che se vuoi….se veramente lo desideri non c’è, ne potrà esistere meta, che non potrai conquistare caro Antonio, sempre con quella gentilezza e rispetto che ti contraddistingue.
Intanto, mentre Antonio colleziona un altra vittoria (e su quella mensola comincia a non esserci più posto) crescono le colonne del TC Pozzuoli, la nuovissima struttura che presto farà il suo ingresso ufficiale nel mondo del Tennis, sotto la corte del Maestro Nazionale Carlo Rombolà, uno staff di eccellenze sta già intrecciando nuove collaborazioni che permetteranno di avere al centro del progetto non solo il Tennis, ma la crescita della persona. Perché diventare forti in campo significa anche diventare uomini e donne fuori dal campo.
Quindi caro Antonio, comincia ad andare da Ikea, mi sa che per Natale dovrai comprare un bel pò di mensole, bisogna iniziare a pensare come riempirle.
Dott. Luca de Rose
Psicologo e Psicoterapeuta
Psicologo dello sport