Mio padre, (vecchio) maestro di tennis di un altra generazione, quando giocava, era uno dei pochi che curava la parte atletica. Ridicolizzato e preso in giro da molti suoi compagni di allenamento, che preferivano la classica partita di calcetto, come parte atletica, lui invece, correva, saltava la corda, poi scaletta, velocità, balzi, forza elastica, forza esplosiva ecc.. ecc.., erano gli anni 60, si cominciava allora timidamente a parlare di metodologia dell’ allenamento, ma molti maestri e giocatori di tennis credevano “una perdita di tempo” fare l’ora di atletica. Alla fine però…..il campo…che è sempre l’ultimo a parlare, dava la meglio a chi come mio padre, dedicava fatica e sudore curando un dettaglio che per molti al tempo era una perdita di tempo.
Oggi nel 2018 non conosco nessun circolo di tennis che non associa l’ora di atletica e nessun giocatore di terza o seconda categoria….pardon un 3.1 o 2.6 (non mi abituerò mai alle “nuove” classifiche), che non curi anche la parte atletica, oltre a quella tecnica e tattica. Perchè ? semplice…perché la mente umana fortunatamente per noi, si evolve, va avanti, scopre nuove cose, individua nuove possibilità. La preparazione atletica e la metodologia dell’ allenamento, è oggi importantissima e facente parte del bagaglio personale di ogni giocatore. Dopo mio padre è toccato a me, entrare nel rettangolo rosso, provare quelle emozioni, vincere, perdere, lottare….sentire il cuore che va forte come un treno il respiro che si spezza quando la palla prende il nastro e poi quasi impazzire quando quel maledetto segno….ebbene si era fuori…..ma perché …..perché. ?! Nella mia generazione un altro importantissimo “dettaglio” ha cominciato pian piano a prendere spazio, ci siamo accorti che il giocatore o la giocatrice non sono solo sangue, ossa e muscoli…..sono emozioni, vissuti, pensieri, persone, ragazzi e ragazze che si nascondono dietro il giocatore o la giocatrice, persone con rabbia, paura, tristezza o gioia; che a secondo di come gestite possono fare la differenza in positivo o in negativo. La cura della preparazione mentale è importantissima nello sport del tennis, ho iniziato a capirlo da giocatore, ho potuto vederlo da istruttore e poi ho potuto studiarlo e capirlo ancora meglio da psicologo e psicoterapeuta.
Sapete, la parte brutta di quando hai vissuto una cosa sulla tua pelle e poi solo dopo, ne capisci il senso e le possibili risoluzioni e che non esiste il tasto riavvolgi nella vita. Quante volte mentre capivo come poter aiutare un tennista, un atleta, ho pensato …..ah se avessi fatto cosi in quella partita quella volta! Se avessi avuto uno psicologo dello sport che mi avesse aiutato a capire questa cosa, a lavorarci, a gestirmi….forse oggi mi sarei tolto qualche piccola soddisfazione in più. Oggi signori miei la preparazione mentale è indivisibilmente legata a qualsiasi preparazione tecnica o tattica, a qualsiasi programma di allenamento, nello sport, come nel tennis. Chi non capisce questo è distano a fare la fine di quelli che negli anni 60 facevano la partita di calcetto una volta a settimana, credendo di fare atletica, mentre c’era chi sudava e si allenava un ora in più dopo il tennis, curando la parte atletica.
Oggi chi lavora sulla mente, lavora su se stesso e chi sa gestire se stesso sa gestire l’avversario e quindi dominare il campo. Perché come diceva sempre il mio maestro……”Luca, ci sono solo due tipi di giocatori in realtà, quelli che sanno controllare e gestire le loro emozioni e vincono le partite e poi ci sono quelli che non sanno dominarsi, i primi li trovi sul podio, mentre gli altri passano il tappeto”. E’ per questo motivo che ho insistito tanto per creare questo torneo, che rappresenta una opportunità per tutti coloro che vogliono mettere alla prova, non solo il loro tennis ma anche la loro mente in campo. Un torneo di doppio innovativo dove i tennisti avranno modo non solo di giocare ma di cimentarsi con esercizi pratici di psicologia dello sport in campo. Vi aspetto domenica 4 Febbraio 2018 alle ore 10 presso il tennis Atheneo, del mio amico Paolo la Cava, in via Cupa Arcamone 20.
Vorrei ringraziare tutti coloro che mi danno l’opportunità di organizzare questa bellissima iniziativa come il mio amico Silver Mele, il cui spirito sportivo e personale, sono secondo me un segno che c’è ancora qualcosa di buono in questo sport. Vi allego una locandina con tutte le info ma per iscrizioni e contatti potete contattare il tennis oppure me al numero di cellulare 3347523816.
“Usate la mente ogni giorno in ogni cosa che fate e se fate sport usatela in particolare li, altrimenti se lasciate la vostra mente incustodita, saranno gli altri ad usarla”.
(P.S. papà non ti arrabbiare, vecchio l’ho messo tra parentesi)
Dott. Luca de Rose
Psicologo-Psicoterapeuta
Psicologo dello sport