Recentemente hanno preso vita diversi interventi rivolti a sottolineare il ruolo della famiglia come risorsa sociale verso la quale è necessario rivolgere specifici interventi di sostegno. Il progetto “Sostegno alla genitorialità” nasce proprio in risposta a
questa necessità da parte del territorio di sostegno ai genitori sempre più in difficoltà rispetto a interpretare e a rispondere ai bisogni e alle necessità dei propri figli. Il progetto “Sostegno alla genitorialità” ha come obiettivo quello di formare gruppo di
sostegno genitoriale formato da coppie di genitori o singoli genitori che all’interno del gruppo si mettono in discussione condividendo le proprie esperienze e le loro difficoltà come genitori. Oggigiorno infatti, sono molte le problematiche che
genitori e figli incontrano nel loro rapporto all’interno di una società completamente diversa dove i ruoli e i tempi sembrano non essere più rispettati, ne è un esempio l’utilizzo dei social media e di internet che ormai fanno parte integrante della vita di un adolescente e spesso anche dei bambini. Ma anche gli stessi ritmi di vita sono completamente cambiati così da stravolgere anche i normali cicli di vita della famiglia come ad esempio l’inserimento lavorativo avviene sempre più tardi così
come l’autonomia dei figli che spesso restano a casa con i genitori anche in età adulta. Un genitore si trova ad affrontare difficoltà diverse da quelle che i suoi genitori prima di lui ha dovuto affrontare e spesso sono combattuti nel dover fare riferimento ad uno stile genitoriale più autorevole come quello dei propri genitori o più flessibile per rispondere alle necessità dei tempi moderni. Questo progetto ha come finalità proprio quella di affrontare tutte quelle tematiche legate alle difficoltà
che incontrano i genitori oggi “a farei genitori” attraverso il confronto e lo scambio all’interno di un gruppo formato dai genitori stessi e con il supporto di uno psicologo che avrà il compito di gestire e condurre il gruppo favorendo una comunicazione efficace. Fondamento di questa esperienza “auto-educativa”, rivolta essenzialmente verso una crescita personale, sono le esperienze dei partecipanti e delle loro famiglie. Tutti protagonisti della propria vita, liberi e svicolati dai pregiudizi, consapevoli che non esistono ricette o regole educative da seguire.. La finalità del lavoro in gruppo è quello di attivare le capacità e le competenze di ogni partecipante attraverso lo scambio di esperienze e il confronto tra i genitori stessi che fanno l’esperienza di essere compresi nelle difficoltà che incontrano nel loro ruolo e di trovare un contenitore capace di dare un senso alle loro domande e alle paure che spesso caratterizzano il rapporto genitori figli. La finalità è quindi quella di sostenere le competenze genitoriali già presenti attivando le proprie risorse e di aumentare la propria competenza genitoriale attivando risorse nuove individuando nuove strategie capaci di migliorare il rapporto genitore-figli.

Destinatari e organizzazione:
La durata del progetto sarà di 6 mesi a partire dal mese di Gennaio 2018 con un calendario che sarà stabilito in base alla disponibilità della struttura e dei partecipanti. Il gruppo avrà un massimo di 15 partecipanti e una durata di 1ora e 30 minuti con cadenza settimanale o quindicinale da stabilire in base alle necessità di incontro del gruppo e alle necessità organizzative della struttura ospitante. I destinatari del progetto sono tutti genitori che ne fanno richiesta tramite prenotazione telefonica o
per email e potranno aderire al progetto sia coppie di genitori o solo uno di essi.

Gli obiettivi del progetto saranno :

• Sostenere la relazione genitore-bambino, la comunicazione efficace e il problem
  solving;
• Promuovere l’acquisizione e lo scambio delle competenze genitoriali;
• Comprendere le problematiche concernenti l’educazione dei figli, imparando ad aiutarsi reciprocamente, anche grazie la creazione di una rete di supporto tra genitori;
• Incoraggiare i genitori ad essere consapevoli delle proprie potenzialità fornendo loro strumenti che esaltino l’empatia con i propri figli;
• Prevenire i possibili momenti di crisi evolutiva.